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Nicole Zunino

mentoring

Home / mentoring
06Nov

GENERATOR NEL BUSINESS

Novembre 6, 2022 nicolezunino HUMAN DESIGN

GENERATOR IN BUSINESS

LA MAPPA PER LA NOSTRA REALIZZAZIONE

VUOI ASCOLTARE RIASSUNTO DELL'ARTICOLO? CLICCA QUI!

Premesse per iniziare a parlare dei Generatori nel business.
Oprah è un generatore, quindi rende immediatamente cool i generatori. 🙂

Inoltre, qualunque sia il nostro tipo bioenergetico  (se siamo un generatore, manifesting generator, manifestatore, proiettore, riflettore ) questo non è mai inteso come un limite che indica cosa possiamo fare o cosa non possiamo fare nella vita e nel lavoro. Non sarà mai un limite, ricordiamocelo!

Capire il nostro tipo bioenergetico ( e non solo, perché poi le sfumature e le variabili sono davvero tantissime e molto profonde ) ci fa capire qual è il nostro modo naturale di interagire con il mondo e manifestare la nostra vera essenza.

 

Infine, quando parliamo di manifestare chi siamo ora lo osserviamo in relazione al nostro business perché qui parliamo di realizzazione professionale, ma è applicabile a ogni contesto della nostra vita; perché chi siamo lo esprimiamo nella nostra carriera ma anche quando facciamo la spesa, quando stiamo facendo la manicure, quando siamo con le persone che amiamo… e in ogni contesto della nostra vita, perché chi siamo e la nostra vita non è diviso in compartimenti stagni.

 

Il nostro scopo è essere allineate al nostro Sé superiore e alla nostra versione più integra e autentica. Come donne e imprenditrici.

 

E dopo queste premesse necessarie, iniziamo a osservare il modo migliore per un generatore di fare il suo lavoro e quindi di realizzarsi attraverso la sua carriera.

Per un generatore il suo lavoro è un aspetto cruciale per la sua realizzazione profonda.

Il suo lavoro è un mezzo essenziale per realizzare lo scopo della sua Anima e fare il lavoro che è venuto a compiere in questa vita.

Il generatore è una persona che ha un energia sacrale sempre disponibile e questa energia ci parla di passione, desiderio, creatività, gioia di vivere, significato… E questa energia è importante che sia incanalata in ciò che ama davvero ( rischio burn-out sennò )

 

Le sue passioni sono come le molliche di pane che lo conducono alla destinazione più grande.

E questo comporta due cose importanti.

La primissima è essere consapevole e osservare ciò che ama fare in ogni contesto, non solo lavorativo, senza dare nulla per scontato solo perché “ci viene naturale” o perché si minimizza, o si ignora l’impatto che può avere nel lavoro.

Siamo abituate ( o meglio condizionate ) a pensare che solo certe skills siano spendibili nel lavoro, mentre altre siano inutili.

 

E questo punto ci porta al secondo aspetto importante da guardare: la necessità di decondizionarci da tutto quello che è il pensiero prevalentemente della nostra cultura che tende a dare molto più valore al sacrificio, alla sofferenza, alla fatica quando si parla di carriera.

Come se l’appagamento profondo, che nasce seguendo ciò che per me è significativo e che a me dà nutrimento e mi fa piacere, non possa essere conciliato con una carriera di successo che mi dia anche una grande gratificazione economica.

 

Tutto questo sembra che non sia conciliabile quando parliamo di business, invece è importante che tutti noi ( Generatori e Manifesting Generator soprattutto) iniziamo a fare un profondo lavoro di decondizionamento che ci porti a pensare e sentire che successo non significa più sacrificio e rinunciare a parti importanti di noi; ma che il vero successo – qualunque cosa significhi per noi – passa attraverso scelte consapevoli che valorizzino e diano priorità a ciò che amiamo e che ci porta gioia e appagamento.
So che può sembrare troppo bello per essere vero; ma come sempre non chiedo di credermi sulla parola ma d’iniziare a sperimentare tutto ciò, un giorno alla volta, e osservare come la vostra vita si trasformerà.

 

Quindi per tutti i generatori è vitale ed efficace osservare ogni aspetto della loro vita. Guardare cosa amano fare, cosa gli dà appagamento e nutrire quell’aspetto, ma non solo l’azione in sé  anche il modo in cui facciamo l’azione stessa. Esempio, può essere che a due persone piaccia vendere e gli riesca bene, raggiungendo entrambi buoni risultati, ma il modo in cui vendono può essere profondamente diverso perché entrambi hanno un loro modo allineato, che sentono proprio e che li entusiasmi nel processo di vendita.
Quindi caro generatore, osserva cosa ti piace e anche la modalità che più di gratifica.

 

Il processo per comprendere, creare e vivere una carriera che appaghi un generatore è un processo interno, che parte da dentro e si riversa all’esterno (così dentro così fuori come cita una famosa massima esoterica)  poiché prima di tutto è necessario che un generatore osservi e riconosca le sue passioni. Non è un processo mentale e che nasce osservando le limitate opzioni disponibili nel mondo, ma un processo che nasce da dentro e che coinvolge il corpo.

Soddisfazione e frustrazione sono due segnali corporei che indicano se il generatore sta agendo in modo allineato a Sé o no.

Le risposte non si trovano nella mente, per nessun tipo e soprattutto per un generatore.
Le sue autentiche risposte vibrano nel corpo.
Come ti senti quando pensi alla persona che ami o a qualcosa che desideri profondamente?
Ti senti, ad esempio, più leggera, felice, entusiasta…. È un sentimento, non di certo una lista di pro e contro.

 

Quindi creare e vivere la carriera che appaghi un generatore è un processo interno: prima sento cosa mi entusiasma e poi agisco. Non guardo le carriere attualmente disponibili e poi tra quelle scelgo la meno peggio.

Riconosco ciò che mi appassiona, onoro i miei desideri e mi lascio guidare dalla vita ( Sì, la fiducia e l’affidarsi sono due ingredienti essenziali )

Questo è il processo che io inconsapevolmente ho utilizzato tantissimi anni fa, prima di conoscere Human Design, quando ero stanca del lavoro in azienda e non lo sentivo più mio.

 

Ho preso una lavagna di sughero e ho attaccato tutte le parole chiave che descrivono quello che a me piace fare e quello su cui volevo costruire la mia vita; all’inizio non mi sembrava realistico e non sapevo che tipo di lavoro avrei potuto creare, poi seguendo gli imput che ho trovato nel cammino, ho creato il lavoro che faccio oggi e che mi appaga molto più di quanto immaginassi.

 

Parlando di segnali incontrati sulla strada, parliamo di un altro aspetto importante è che guarda i generatori: la loro strategia.

I generatori non sono qui per iniziare le cose da zero ( quelli sono i manifestatori ) ma sono qui per rispondere agli imput che arrivano dal mondo esterno. Non sarà mai una risposta mentale, ma corporea. Una risposta che nasce da dentro e che dipende dall’autorità sacrale o emozionale che contraddistingue un generatore.
Quindi ti chiedi quale sarà la tua prossima mossa di business? Osserva gli imput che ti arrivano dal mondo e sintonizzati sulle sensazioni che il tuo corpo prova.

Se cerchi le risposte nella mente e in ciò che pensi dovresti, sarebbe opportuno o conveniente fare… lì perdi efficacia ed efficienza. Incontrando resistenze e frustrazioni nel cammino.

 

Questo può essere un tema per molti di noi, siamo molto più abituate e allenate a stare nella mente ( rimuginando magari ) la maggior parte del tempo, che stare nel corpo, sentire le sensazioni e i feedback che ci dà. Sentire può essere scomodo, soprattutto quando non ci piace ciò che proviamo e tendiamo a scattare nel mentale, reagendo e cercando una soluzione per “sistemare le cose”. Ma questa non è mai la strategia giusta e sostenibile; per nessuno di noi, generatori inclusi, perché stiamo bypassando la sfida non comprendendola fino in fondo… quindi nessun stupore se si ripresenta nel cammino.

 

Quando ci sentiamo stanche e frustrate dal nostro lavoro, non sarà lamentandoci, cambiando lavoro, cercando soluzioni che aggiustino la situazione che ci permetterà di migliorare il nostro grado di appagamento. Senti la frustrazione, osserva dove nasce e di che desideri non ascoltati sta parlando… così potrai capire e vedere dove è veramente necessario trasformarsi, apportare migliorie e nuove strategie.

E osserva la tua vita da ogni angolatura, perché ogni area è comunicante con le altre e si alimentano a vicenda.

 

Osserva dove metti la tua energia, la investi in ciò che ti appaga e che ti piace o la stai investendo in una serie di attività che pensi di dover fare, ma che se potessi smettere adesso lo faresti perché non ti rendono appagata?

Imparare a dire di no per un generatore è molto più efficace di mille sì.

Molto spesso dire di no al cliente che non è in linea per noi è molto più efficace e molto più remunerativo che dire di sì. Quando diciamo di no dichiariamo con fermezza e facciamo spazio per ciò che vogliamo affinché la Luce ( o Universo, Fonte…. Scegli il nome che più ti risuona ) illumini quello spazio con ciò che è veramente in linea a noi e ai nostri desideri.

 

Immaginiamoci in un costante dialogo con l’Universo, un dialogo fatto non solo di parole ma di azioni e ogni nostro gesto dialoga con la Vita affermando ciò che vogliamo e ciò in cui crediamo.

Quando siamo impegnate a portare avanti situazioni che non ci appagano, senza ammetterlo a noi stesse, reagendo a ciò che viviamo e nutrendo così la nostra stessa frustrazione… è come se affermassimo che tutto ciò ci piace e può continuare.
Riconoscere cosa ci soddisfa e cosa no è il primo passo per cambiare le cose.
La consapevolezza è la più grande maestra e guaritrice.

Riconoscere poi che ora non abbiamo tutte le risposte e che le incontreremo un po’ alla volta, man mano che proseguiamo il cammino, che ci apriamo ad osservare ciò che arriva, onorando noi stesse e lasciando andare ogni mania di controllo… è un passo altrettanto essenziale e trasformativo.

 

Si pensa che quando parliamo di business tutto deve essere già previsto, inserito in un piano d’azione, magari in un orizzonte temporale di 5 anni… tutto ciò non solo è obsoleto, ma non è mai stato 100% vero. Ogni crisi o cambiamento di mercato ha dimostrato con i fatti che non possiamo prevedere ogni mossa e scenario, ciò che serve è flessibilità, rapidità d’azione e capire come l’umanità sta evolvendo ( e di conseguenza l’economia )

 

Come direbbe Steve Jobs riusciamo a mettere in fila i puntini solo dopo, solo a posteriori.

 

Da dove partire?

Da un check up iniziale.
Osserva ogni area della tua vita.
Cosa ti piace e cosa no?

Stai effettivamente nutrendo i tuoi desideri, passioni o puoi fare di meglio?

Cosa ti da soddisfazione o cosa frustrazione?

Cosa di ciò che non ami fare puoi iniziare a eliminare e delegare?
Probabilmente non potrai eliminare o delegare oggi stesso ogni attività che non ti appaga; ed è naturale soprattutto all’inizio.
Sii onesta con ciò che non ti piace e che comunque ora devi fare, chiedi di essere guidata a vedere nuove soluzioni e opportunità e nutri tutto ciò che ti gratifica ( non c’è nulla di troppo piccolo o insignificante, non lasciare che il giudizio entri )

I Generatori sono qui per realizzarsi attraverso il lavoro che amano e il risvolto economico è una conseguenza di questo processo di realizzazione, se inseguono i soldi e subordinano a questi la loro carriera non raggiungeranno mai il successo a cui sono destinati.

Sono qui per masterizzare un tema nel tempo, quindi focalizzarti su ciò che ami e nutrirlo, amplificarlo e portare il tuo contributo nel tempo è una chiave di sicuro successo e crescita.

 

Lascia perdere le strategie di marketing e vendita che non ti risuonano, che metti in atto solo perché altri lo fanno ma che non ti fanno sentire bene e ancorata nel corpo.

Osserva tutto ciò che fai nel tuo business perché pensi che “devi farlo” o “dovresti fare” … ma che non sono minimamente in linea a te.
Spesso le donne che lavorano con me mi dicono che non amano vendere o comunicare il loro lavoro… in realtà non si sono mai date la vera opportunità di comprendere e osservare il loro modo naturale ed efficace di farlo e si sono perse nelle strategie “copia e incolla” di altre persone.

Il successo nasce dal nostro allineamento e consapevolezza; ciò che ci piace del nostro brand preferito o della nostra mentore preferita è la loro unicità e sentiamo subito quando una persona non è autentica.
Quindi essere onesta con te stessa e iniziare a svelare la tua unicità nel tuo lavoro è la strada più sicura verso un abbondante successo.

 

Cosa, ad oggi, ti ha impedito di essere te stessa?
Quali condizionamenti stanno limitando la più vera e meravigliosa espressione di te come donna e imprenditrice?

 

AD MAIORA

 

Journal

nel testo ci sono molte domande e spunti di riflessione. Prenditi il tuo tempo e rispondi alle domande perché sarà questo che fa la differenza, non la lettura di un altro articolo 

Quando vuoi approfondire ti aspetto per la tua lettura personale. 

Enjoy.

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09Ago

HUMAN DESIGN: LA MAPPA PER REALIZZARE NOI STESSE

Agosto 9, 2022 nicolezunino HUMAN DESIGN

HUMAN DESIGN

LA MAPPA PER LA NOSTRA REALIZZAZIONE

Ama te stessa è un mantra spesso citato, soprattutto nel mondo della crescita personale e spirituale.
Ma per amare noi stesse dovremmo prima essere ben consapevoli di chi siamo realmente, senza voler diventare qualcun altro e senza farci la guerra per come siamo.

Da dove iniziare?
Dalla mappa.
Perchè non esiste caccia al tesoro senza una mappa.
E il tesoro in questo caso siamo proprio noi stesse.

Lo Human Design è una scienza profonda, complessa ed estremamente pratica che ci indica la strada per la nostra unicità.
Ci mostra qual è il nostro modo naturale di interagire con gli altri, prendere decisioni, quali sono i nostri tratti distintivi e le ombre che è importante vedere e trasformare.
É una mappa dettagliata e pragmatica che possiamo usare nella nostra vita e nel business… potrei parlarne per ore, per ora iniziamo dalla masterclass di presentazione che trovi qui.
E se vuoi approfondire ti aspetto per la tua lettura personale. 

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08Ago

COME RISOLVERE I PROBLEMI NEL BUSINESS ( E NELLA VITA)

Agosto 8, 2022 nicolezunino BUSINESS HEALING

COME RISOLVERE I PROBLEMI NEL BUSINESS ( & NELLA VITA )

FARE BUSINESS CON COSCIENZA ( & CONSAPEVOLEZZA)

Fa parte del business ( e della vita stessa ) trovarci innanzi qualche sfida e difficoltà.

Il lancio che non va secondo i nostri desideri, le vendite temporaneamente in calo, la gestione del budget… la lista può essere varia e lunga.
Come fare per trasformare questi problemi in opportunità?

In 3 semplici passi.

 

  1. Riconoscere il problema.

È essenziale riconoscere davvero di che problema stiamo parlando e qual è la vera causa. Spesso ciò che vediamo come prima cosa è l’effetto di ciò che ha causato il problema… e non la vera causa.
Possiamo vedere che il lancio non è andato come vogliamo ( ad esempio ) e pensare che non siamo brave abbastanza o che siamo penalizzate dall’algoritmo di IG o che i potenziali acquirenti non abbiano i soldi per comprare il nostro prodotto. Siamo sicure che questa sia la vera causa e quindi il vero problema da affrontare e risolvere?
Metti a fuoco la situazione e chiedi di vedere il vero problema e la sfida che sei chiamata ad attraversare.

N.B. Se viviamo spesso una situazione simile che ci presenta lo stesso simile problema… spesso è perchè non abbiamo compreso la radice della situazione e siamo state impegnate a trovare una soluzione inefficace, perchè non relativa al vero problema.

 

2.Accetta la situazione

Non possiamo trasformare nulla se prima non l’abbiamo accettato.
Spesso siamo in lotta con ciò che vogliamo trasformare, non accettiamo che la situazione sia diversa da come la desideriamo, facciamo fatica a sostenere il disagio emotivo, tendiamo a scappare e cercare conforto all’esterno ( nel cibo, shopping, serie tv o altro ) e non stiamo nella situazione accettandola, assumendone la responsabilità e prendendo possesso della situazione ( in inglese suona meglio quest’ultima frase, own it ).
Se non passiamo attraverso l’accettazione, ogni tentativo di risoluzione sarà una fuga e non una vera trasformazione.
E quando parlo di trasformazione non intendo “solo” del problema che viviamo, ma di noi stesse.
Se non evolviamo anche noi, stiamo certe che il “problema” di lavoro o meno si ripresenterà.

 

3. Trasforma la situazione ( e te stessa )

Questo è il momento in cui è importante che lasciamo la presa e con essa tutti i nostri ragionamenti su ciò che è possibile o meno, su tutte le possibili soluzioni sperate e risultati attesi.
Lasciamo andare per aprirci davvero alle infinte possibilità a cui abbiamo accesso se invitiamo la Luce ad entrare ( o Universo, Dio, Buddha…. in base al tuo sentire ).
Invita la Luce ad entrare e osserva come tutto inizi a trasformarsi.

 

Quando facciamo fatica a mettere a fuoco la vera causa o ad accettare ciò che viviamo, invitiamo sempre la Luce a guidarci.

Se desideri approfondire, qui c’è una pratica a cui puoi accedere immediatamente.

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18Dic

CREARE DA UNO STATO DI GIOIA E ABBONDANZA – Lettere per le clienti

Dicembre 18, 2020 nicolezunino LETTERE ALLE CLIENTI

CREARE DA UNO STATO DI GIOIA E ABBONDANZA

Ciao,

Sono felice che guardi la situazione con occhi nuovi, e sono felice che tu abbia capito che tipo di professionista ed esperta sei e vuoi essere.

In merito al mondo, ci sarà sempre qualcuno che avrà qualcosa da ridire, che non condividerà la nostra posizione o altro.
Allora cosa fare?
Concentrarci su noi stesse, su ciò che stiamo costruendo, sul valore che stiamo dando e chi stiamo aiutando.

Non si tratta di ignorare o far finta di nulla, si tratta di scegliere cosa nutrire e a cosa dare energia.
Perchè con le nostre parole ( anche quelle pensate ) noi creiamo la nostra vita.
Dove mettiamo la nostra attenzione ed energia, lì stiamo facendo costruire qualcosa.

Questo è un momento importante per te, stai facendo un’evoluzione nel tuo lavoro e ti stai anche esponendo in modo nuovo.

E questo richiede centratura.
Essere centrati è sempre importante, ora in modo particolare.

La centratura dentro di te, su ciò che vuoi creare e costruire.
Se tu sei centrata su questo, sulla tua visione, sul tuo valore personale e sul valore che condividi, c’è spazio per le critiche degli altri? C’è spazio anche solo di pensarlo?

Ogni volta che ci vengono queste “paranoie” ( concedimi il termine 😀 ) è un chiaro segnale che ci stiamo allontanando dal nostro centro.
É nelle sfide che emergono le nostre credenze limitanti, anche quelle di non sapere abbastanza. O Simili.

Stai sperimentando un nuovo livello di sicurezza personale e di autostima iniziando questo percorso professionale.

E infine, in merito al corso a cui ti vuoi iscrivere, benissimo se è quello che vuoi fare.
Ma ti faccio una domanda, cosa ti muove a farlo?

Se agiamo per coprire una mancanza ( quella di non essere abbastanza, di paura, di insicurezza etc ) stiamo creando da questa base e non ci può portare nulla di diverso rispetto a ciò.
Se agiamo da uno stato di profonda consapevolezza, pienezza, gioia e anche autostima, allora sì ci serve davvero per creare ciò che vogliamo.

E in quel caso, che il corso inizi oggi o fra tre mesi/anni poco importa, siamo centrate e agiamo da uno stato di pienezza e gioia.

Per creare serve la gioia e l’amore, verso noi stesse in primis, sennò agiamo dalle nostre mancanze, reali o percepite.

Anche la Kabbalah dice che per pregare dobbiamo essere felici.

Ti abbraccio fortissimo,

Con Amore,
Nicole

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18Dic

IL SUCCESSO É UN LAVORO INTERIORE – Lettere per le clienti

Dicembre 18, 2020 nicolezunino LETTERE ALLE CLIENTI

IL SUCCESSO É UN LAVORO INTERIORE

Ciao,

Ne so qualcosa di “cose” che sembrano difficili, quasi da sembrare impossibili.

In realtà possibile o impossibile, è solo una parola che racchiude un giudizio.
Spesso riguardo alle nostre possibilità.
Spesso riguardo invece a tutto ciò che deve succedere prima … affinché possa essere possibile.
Spesso riguardo anche ciò che pensiamo di poter meritare…

Ne so qualcosa di cose che ci sembrano così difficili da farci fermare prima ancora di provare…
perché neanche ce la si da l’opportunità di iniziare, provare, vedere che succede e come le cose si possono evolvere.

Il punto è che conosco molto bene anche quella sensazione di rendersi conto che tutto era più semplice di quanto pensassi, se solo avessi fatto il primo passo, se solo mi fossi data opportunità di provare… l’opportunità di concedermi qualcosa di diverso.

E bada bene che provare non è affatto una parola che mi piace. Perché provare racchiude poca convinzione e prepara ad un tentativo che finirà male.

Ma in questi casi provare indica la possibilità di dischiuderci a qualcosa di diverso rispetto alle convinzioni granitiche che abbiamo.

Ti ho sentito dire tante volte che è difficile.
Sì, cambiare non è facile, ma sai perché?
Perché siamo così attaccati a ciò che conosciamo che ci sembra più sicuro rispetto a ciò che non conosciamo, anche se, ciò che viviamo e conosciamo già ci sta stretto… e vogliamo di più.

Cambiare modo di pensare, di parlare, agire e fare è un processo.
Verso dove porta quel processo?
ALLA VITA CHE TU VUOI.

Ragiona su come vuoi vivere il tuo lavoro ( e vita ), come vuoi che funzioni per te ( =le tue “regole”) e inizia a riscrivere la tua storia partendo dalle “storie” che ti racconti sul mondo.
Hai il potere di scelta e di cambiare le cose perché, come dico spesso, è l’interno che si riflette sull’esterno.

Il successo ( qualunque cosa sia per te ) è un lavoro interiore che si riflette all’esterno.

Lavora con gli strumenti che ti ho dato e quando senti salire ancora quella voce che ti dice che è difficile, ricordati perché lo fai.
Perché lo fai?
Che vita e lavoro vuoi vivere?

E anche se non vedi tutti i passi davanti, se non hai tutte le risposte a portata di mano… sii aperta e pronta a ricevere ispirazione, idee, spunti e molto altro. Facendo sempre un check se tutto ciò lo senti davvero tuo.

Quest’anno ci ha fatto vedere in modo chiaro che non è realistico affatto pensare di avere tutte le risposte o tutti i passi già prestabiliti davanti, ciò che possiamo fare è vedere le opzioni, evolvere sperimentando, ascoltando noi stesse e ciò che risuona vero dentro di noi.
In un anno come questo, non esiste più il “si fa così” … perché è nuovo per tutto e tutti stiamo imparando allo stesso tempo.
E il “si fa così” cadrà sempre di più.
Stiamo per entrare in un era in cui le vecchie strutture verranno demolite e trasformate.
Vai oltre il si fa così e crea la tua vita.

Ti abbraccio forte,
Buon lavoro

Con Amore,
Nicole

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12Dic

10 MOTIVI PER CUI NOI DONNE BENEFICIAMO DI UN BUSINESS COACH

Dicembre 12, 2020 nicolezunino BUSINESS BASIC

10 MOTIVI PER CUI NOI DONNE BENEFICIAMO DI UN BUSINESS COACH ( & MENTOR )

Amplifica chi sei e cosa fai.

Per tirare fuori il meglio di noi. 

Questa sarebbe la risposta sintetica che racchiude tutto.

Ma vediamo i dettagli insieme.

  1. NON SIAMO CONSAPEVOLI DEL NOSTRO VALORE

La tendenza a criticarci prende spesso il sopravvento sulla consapevolezza di ciò che già facciamo bene. Tendiamo a nascondere i nostri punti di forza rincorrendo quello che pensiamo ci manchi ( o vediamo fare agli altri )

Siamo scese in campo da poco. Abbiamo conquistato centimetro dopo centimetro diritti e posizioni lavorative di leadership impensabili decenni fa. Ma ci stiamo confrontando con un mondo maschile di cui pensiamo dover prendere le sembianze.

Spesso dimentichiamo l’immenso valore che portiamo nel mercato. Spesso mettiamo da parte le doti di una leadership femminile per ricalcare quelle maschili. E lì perdiamo il nostro valore.
Mentre gli uomini fanno fatica a costruire le relazioni, che costituiscono un asset fondamentale, le donne sono naturalmente portate all’ascolto, al dialogo e quindi alla creazione di relazioni. Doti che rendono unico un buon leader, il quale è a servizio delle mission. Sheryl Sandberg, Direttore Operativo di Facebook, afferma “Se lo scopo di un leader è aiutare gli altri a dare il meglio di se verso una visione condivisa e avere un impatto che duri anche oltre la propria esistenza, non rispecchia forse ciò che fa naturalmente una madre?” 

Il leader non è l’uomo alpha, spinto dall’ego e dall’ambizione; ma una persona che guida, ispira e potenzia le persone. 

Diventare consapevoli di chi siamo e dei nostri valori, farà la differenza non solo nei nostri risultati ma in quelli di cui altri, aziende e collaboratori, possono beneficiare. 

2. ABBIAMO DIFFICOLTA’ A DELEGARE E COLLABORARE 

A molte di noi piace sentirci necessarie. 

Oppure vogliamo fare tutto da sole. Perché siamo “forti”, perché come lo facciamo noi, nessuna mai; perché finché ce la faccio vado avanti… 

Siamo così concentrate sull’esterno, su ciò che facciamo per gli altri, che sia per aiutarli o per impressionarli, che perdiamo di vista noi.

Cosa vogliamo fare realmente.

Come quello che facciamo impatta sulla nostra vita.

E come stiamo spendendo il nostro tempo.

Il Coaching ti fa fare luce su una visione della vita più ampia. La vita che vivrai è data dalla somma delle azioni che fai ogni giorno; analizzarle una per una ti permette di fare chiarezza su ciò che realmente sai fare e vuoi fare. E cosa invece è necessario lasciare da parte, delegare o chiedere la collaborazione di altre donne ( o uomini ).

Quando diventiamo consapevoli di noi e della visione della nostra vita, l’eventuale competizione con altre donne sarà trasformata in collaborazione e sorellanza. 

3.CI PIACE AVERE SEMPRE RAGIONE 

Sì, sebbene capiti spesso, non è la regola 😉 

Molte di noi sono spaventate dall’idea di sbagliare e che qualcuno le scopra. Questo porta all’esitazione, al dubbio, all’analisi eccessiva o al fare troppo affidamento sugli altri. 

Imparare a fidarsi di noi stesse, analizzare una situazione oggettivamente e utilizzare la nostra esperienza a nostro favore è ciò che si allena con un coach.

Oltre ad imparare a gestire gli imprevisti e attraversare ogni difficoltà che potremmo incontrare lungo il percorso senza farci sopraffare ma prendendo il controllo. Perché ci capiterà di sbagliare, ma ciò che oggi ti può sembrare un errore domani potrebbe essere la fonte del tuo successo. E anche questo si può apprendere e allenare.

4.ABBIAMO DIFFICOLTA’  A FISSARE OBIETTIVI E PRIORITA’

Siamo eccellenti nelle ToDo List, che spesso non hanno una fine.

Abbiamo la spinta a voler realizzare, tutto e subito.

E così ci dimentichiamo a volte i passaggi intermedi tra dove siamo e dove siamo dirette. 

E la possibilità di sentirci frustrate e sovraccaricate è altissima.

Anche uno studio condotto in Inghilterra evidenzia come noi donne siamo abili nei processi ma ci perdiamo nel fissare i goals.
Lo vedo continuamente con le donne con cui lavoro, definire un obiettivo manda spesso in tilt. Un pò perchè c’è confusione attorno a cosa sia un obiettivo e un pò perchè il timore di dire chiaro e forte cosa sia vuole, crea grandi resistenze.

Grazie al Coaching questo cambia. Non perché si entri in possesso di una bacchetta magica ma perché si sviluppa la capacità di fissare obiettivi coerenti con la nostra visione. Il Coach ti accompagna a  distinguere tra obiettivi e progetti e a definire priorità, giornaliere, settimanali e mensili. Così ricomincerai a sentirti più leggera e, grazie ad una migliore organizzazione, riuscirai a fare di più e meglio. 

5.NON CI RENDIAMO CONTO DI COME CI SABOTIAMO DA SOLE

A volte ci sembra di girare in tondo e non arrivare mai da nessuna parte, soprattutto quella in cui vorremo arrivare. Non ci rendiamo conto che spesso infatti mettiamo in atto comportamenti che minano i nostri stessi risultati. Questo è principalmente dovuto ai pensieri ripetuti o inconsci. 
Senza dimenticare le parole che usiamo, con noi stesse e per definire ciò che viviamo.
Le parole hanno un potere creativo solitamente sottostimato, iniziare ad allenare un linguaggio consapevole è fondamentale.

Il Coaching ci rende consapevoli dei nostri pensieri e di come sostituirli con nuovi pensieri che realmente ci supportino nel raggiungimento di ciò che vogliamo. La nostra mente cosciente è solo la punta dell’iceberg , indagare la profondità dei nostri pensieri ci permetterà di scovare tesori sepolti, eliminando ciò che non ha alcun valore. 

6.NON ABBIAMO LA TENDENZA A PENSARE STRATEGICAMENTE 

Siamo intuitive. Siamo anche passionali e animate da ciò che vogliamo raggiungere. Ma ci perdiamo il processo spesso. E  così a volte si parte a creare il sito web senza aver definito bene chi è il cliente ideale e il valore aggiunto della nostra offerta.

Lavorare con un coach permette di avere una visione d’insieme, definire la mission e il piano d’azione con obiettivi misurabili che ti porterà alla meta ma senza saltare passaggi cruciali che non ti fanno risparmiare tempo, ma solo tornare indietro e ripartire dal via.  Senza dimenticare che potresti individuare nuovi metodi e strategie per raggiungere meglio e prima il tuo scopo. 

7.SIAMO ABITUATE A SACRIFICARCI. PRIMA IL DOVERE E POI IL PIACERE.

Sebbene sacrificare significhi fare qualcosa di sacro; per molte di noi ha assunto il significato di rinunciare a se stesse. Fare qualcosa che non le rende né felici né soddisfatte, ma solo più lontane dalle loro passioni. 

Ci hanno abituato che il dovere è una cosa e il piacere è un’altra, e che questo viene sempre dopo, alla fine e se c’è tempo. Così abbiamo distinto il lavoro con la passione e pensare che possono essere una cosa sola, riesce difficile. Pensare di portare nel lavoro chi siamo e cosa ci piace, sembra una bella idea ma poco realizzabile.

Con il coaching impari come il piacere sia la chiave di svolta per creare una vita che sia piena e soddisfacente in ogni area. Dalla famiglia alla carriera. Che le tue passioni sono le molliche di pane da seguire per individuare la tua missione e come puoi integrare ciò che ami nel tuo lavoro e far crescere il tuo business. 

Il tuo lavoro dev’essere l’espressione autentica di chi sei. E ciò che ti rende felice è parte essenziale di chi sei. 

8.TEMIAMO DI ESSERE VISTE COME  QUELLE “STRXXXE” 

E’ un nuovo mondo. Stiamo contribuendo alla costruzione di un nuovo mondo in cui anche le donne possono vivere una carriera felice e una famiglia amorevole, se è questo ciò che vogliono.  Ma la battaglia interna a volte si fa sentire e fuori, spesso diciamolo, non ci aiutano. Da fuori ci spingono a scegliere. E anche noi siamo combattute tra un approccio accogliente e uno più forte e carico. Ma le due cose non si escludono a vicenda. Insieme possono lavorare bene. Maschile e Femminile, se integrati, possono fare la differenza. Il Coaching ti accompagna a riconoscere i tuoi valori femminile e valorizzarli, come ti incoraggia a utilizzare la tua ambizione e voglia di realizzazione.  Creando una vita che non ti costringa a scegliere una cosa sacrificando l’altra. 

Pensiamo di dover scegliere tra l’Amore e la Carriere. Ma non è vero. A meno che non sia quello che vogliamo. 

9.PENSIAMO DI NON MERITARCELO

Che si tratti di soldi o successo, facciamo fatica a sentire dentro di noi di meritarlo davvero. E questo può far ritardare i risultati o non farceli godere veramente. Che ci chiediamo se siamo abbastanza brave per ciò che vogliamo fare o se ci meritiamo di eccellere… rende il nostro viaggio più lento e difficile, perché anziché trovare un modo per farcela troveremo motivi per fermarci che validino la nostra percezione limitante. Imparare a valorizzarci e sentire che siamo meritevoli di ciò che vogliamo semplicemente perché esistiamo ( e non ci servono premi o autorizzazioni per farlo ) è uno dei più bei benefici del coaching. 

10.CADIAMO NELLA TRAPPOLA DEI SENSI DI COLPA

Siamo fatte per essere felici e realizzarci. Eppure cadiamo nella trappola dei sensi di colpa. Che dipendano da noi stesse o dagli altri, Il coach ti accompagna non solo a riconoscerli ma a superarli, in modo tale che se qualcosa o qualcuno cerca di farti sentire in colpa per la vita che vuoi e stai realizzando; Tu possa dire tranquillamente “ Vuoi farmi sentire in colpa? Beh non ce la farai!!” 

“OGNUNA è CHIAMATA A PARTECIPARE ALLA REALIZZAZIONE DEL PRESENTE E DEL FUTURO, CHE CI PIACCIA O MENO. 

CON IL SILENZIO O CON LE NOSTRE VOCI FACCIAMO LA DIFFERENZA. 

COMUNQUE. NEL BENE E NEL MALE.

MA CHE TIPO DI DIFFERENZA VOGLIAMO FARE?”

Lucia Giovannini

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