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Nicole Zunino

BUSINESS BASIC

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28Feb

Da Sogno a Leadership: Le 5 Fasi di Crescita del Business

Febbraio 28, 2025 nicolezunino BUSINESS BASIC

Da Sogno a Leadership: Le 5 Fasi di Crescita del Business

La domanda da cui partire è semplice, ti stai focalizzando sulla cosa giusta al momento giusto?

E no ( spoiler ) , non è detto che siano i social e il piano marketing!

Il percorso di crescita di un business passa attraverso diverse fasi, ognuna con le proprie sfide, priorità e mentalità da sviluppare.

È fondamentale capire in quale fase si trovi il nostro business per non perderci nella miriade di imput che arrivano dall’esterno, devo fare un funnel? Devo concentrarmi sull’essere costante nella mia comunicazione? Oppure concentrarmi su tecniche di vendita?

Tutto ciò dipende dalla fase in cui ti trovi.
Qui trovi una guida utile per capire nell’immediato la tua fase, le sfide e le priorità collegate.

1. DREAM UP  (fase di Ideazione – Sogno e Progettazione)

Cos’è:

È la fase in cui nasce l’idea di business. Qui nascono idee, spunti, si inizia a sognare un proprio progetto. In questa fase spesso si è impegnati anche in un altro lavoro, quindi la sfida anche è dedicare il tempo a sviluppare il nuovo progetto.

Check-list: Sei in questa fase se…

  • Hai un’idea di business ma non hai ancora avviato nulla.
  • Non hai ancora un prodotto o servizio definito.
  • Stai esplorando il mercato e studiando i tuoi potenziali clienti.
  • Non hai un modello di business chiaro.
  • Hai mille idee e non sai su quale concentrarti

Priorità su cui concentrarti:

  • Chiarezza sulla tua visione e missione. ( ti vedi fare questo lavoro per i prossimi 10 anni e oltre? )
  • Analisi del mercato e del target di riferimento. ( no, i tuoi clienti non sono tutti. Sfatiamo questo mito )
  • Creazione del prodotto e servizio: cosa lo rende unico, che valore vuoi portare alle persone…
  • Validazione dell’idea con ricerche e test. ( vai a trovare persone che provano il tuo prodotto e servizio, ti sarà utile per acquisire fiducia e capire cosa può essere migliorato )

Consapevolezza:

  • Focalizzati sul processo, abbraccialo perchè non si accelera se reagiamo, ci lamentiamo, facciamo grandi drammi…
  • Lavora sulle tue emozioni e stati interiori, perchè in questa fase fanno capolino tutte le tue paure di non essere abbastanza, di cosa diranno gli altri, e se poi fallisci che figura fai… etc etc. Quindi, fai una bella lista ora di tutte queste paure e scegli ora come ti comporterai quando queste paure si mostreranno.

Strumenti utili:

  • Mappe Mentali/Trello (per mappare idee e brainstorming).
  • Google Trends (per ricerche di mercato).
  • Notion/Evernote (per organizzare appunti e strategie).

Parola chiave:

  • Inizia e sperimenta. Ricorda che grandi aziende sono spesso nate nel garage di qualcuno o in soggiorno, quindi non è la perfezione l’obiettivo in questa fase… bensì iniziare, fallire, testare, migliorare e continuare. Divertendoti lungo il processo, non rendiamo le cose più difficili prendendoci troppo sul serio.

 

2.START UP (Avvio e Sperimentazione)

Cos’è:

Qui il business prende forma: si passa dall’idea all’azione con il primo prodotto o servizio, arrivano i primi clienti e le prime vendite. Complimenti, il tuo business non è più solo un sogno ma sta diventando sempre più concreto!

Check-list: Sei in questa fase se…

  • Hai sviluppato un primo prodotto o servizio.
  • Hai fatto le prime vendite
  • Ma non c’è un flusso costante e in crescita di clienti, quindi le vendite sono ancora random
  • Hai aperto p.iva
  • Hai una vetrina per il tuo lavoro ( negozio, sito web, social o almeno 1 di queste )

Priorità su cui concentrarti:

  • Continuare a investire sul prodotto/servizio e ottenere feedback.
  • Creare un’offerta chiara e una pricing strategy.
  • Lavorare sulla sostenibilità finanziaria iniziale. ( qual è il breakeven? )
  • Iniziare a costruire un’audience ( implementare un piano di comunicazione e marketing per farti conoscere )

Strumenti utili:

  • Canva (per branding e grafiche).
  • Google Forms/Typeform (per raccogliere feedback dei clienti).
  • Mailchimp (per email marketing iniziale).

Consapevolezza:

  • Non avere fretta e cerca di non correre in tutte le direzioni, rincorrendo il nuovo trend o metodo di business del momento
  • Rimani focalizzato sul prodotto/servizio, perchè più investi in questo più tu sei certa del valore che offri e la paura di essere una frode o un’impostore sarà messa a tacere con maggiore serenità
  • Comunica, fatti conoscere nei modi che sono in linea a te. Prima di tutto evita di paragonarti agli altri e utilizza gli strumenti che desideri ( social, radio, sito etc… ) per condividere valore, aiuto, consapevolezza, strumenti… in questa fase è facile farsi prendere da paure, timidezze o dal bisogno di vendere subito. Quando agiamo da queste mancanze che hanno il focus solo sul nostro personale risultato, ci scolleghiamo dalle persone che possiamo aiutare e a loro arriva il nostro bisogno e non il nostro valore.

Parole Chiave:

  • Prodotto, Comunicazione e Vendita!! ( e sì, divertiti anche qui che un pò di leggerezza aiuta a vedere tutto nella prospettiva migliore )

 

3. RAMP – UP (Crescita e Consolidamento)

Cos’è:

Il business sta iniziando a generare entrate costanti, ma servono strategie solide per consolidarlo e renderlo sostenibile, soprattutto per non crollare in buon-out!

Check-list: Sei in questa fase se…

  • Hai un flusso di clienti costante.
  • Stai iniziando a generare profitti.
  • Hai definito processi chiari per la tua attività.
  • Ti rendi conto che da sola non puoi gestire tutto perchè il flusso di lavoro complessivo è intenso e non hai tempo per pensare ad altro

Priorità su cui concentrarti:

  • Ottimizzare i processi interni ( cosa puoi fare solo tu e cosa può essere delegato o automatizzato ?)
  • Delegare alcune attività: con un team piccolo o con aiuto di un project manager che ti aiuti a organizzare il lavoro in modo più efficace
  • Lavorare sulla fidelizzazione dei clienti. ( creare strategie ad hoc e/o ampliare il portafoglio servizi/prodotti)
  • Iniziare a investire in marketing strategico.

Strumenti utili:

  • Slack (per comunicazione interna con il team).
  • Todoist/Asana (per gestione progetti).
  • Google Analytics (per monitorare le performance del sito web).

Consapevolezza:

  • Cosa emerge quando pensi che è il tempo di delegare, investire in un team, ampliare le tue responsabilità e ruolo?
  • Iniziare a lavorare sulla tua nuova immagine mentale come imprenditrice. Che tipo di imprenditrice vuoi essere? Che consapevolezza e mindset ti serve per esserlo?

Parole Chiave:

  • Salto da freelance a imprenditrice al 100%

 

4. SCALE – UP (Espansione e Automazione)

Cos’è:

Il business è solido e in crescita. Ora bisogna ampliare il team, automatizzare processi e scalare le entrate.

Check-list: Sei in questa fase se…

  • Il tuo business genera entrate consistenti e in crescita.
  • Hai un team strutturato o in espansione a cui hai delegato parte delle operazioni
  • Hai quindi recuperato tempo per te
  • Hai iniziato ad automatizzare alcuni processi.
  • Stai cercando nuovi mercati o opportunità di crescita.

Priorità su cui concentrarti:

  • La tua leadership.
  • Espandere il team con ruoli chiave e fidarti ( il rischio qui è continuare a fare micro management e sprecare il talento del tuo team )
  • Scalare il business con nuovi canali di vendita o prodotti

Consapevolezza:

  • La persona che ha iniziato questo business non può essere la stessa persona che lo fa evolvere, in cosa è prioritario che tu evolva per essere il leader e la guida che la tua azienda ha bisogno?

Parole Chiave:

  • Conosci te stessa, le tue limitazioni e paure per poter costruire un’azienda in cui i migliori talenti vogliono collaborare

 

5. LEADERSHIP (Evoluzione e Impatto)

Cos’è:

Sei leader del mercato. La tua azienda è riconosciuta come punto di riferimento e le opportunità sono in crescita continuamente.

Check-list: Sei in questa fase se…

  • Il tuo brand è riconosciuto e ha un impatto nel mercato.
  • Sei un punto di riferimento nel tuo settore.
  • Ti concentri su innovazione e leadership.
  • Stai esplorando nuove opportunità di crescita e diversificazione.

Priorità su cui concentrarti:

  • Osserva il mercato e le innovazioni che altri portano
  • Creare partnership strategiche.
  • Rafforzare la cultura aziendale e la leadership.
  • Dare un contributo alla comunità o al settore.

Strumenti utili:

  • LinkedIn Sales Navigator (per networking strategico).
  • Notion/Confluence (per documentare la cultura aziendale).

Consapevolezza:

  • In questa fase è facile cadere nel bias di overconficence ovvero la tendenza a sopravvalutare le proprie capacità e decisioni basandosi sui successi passati. Questo atteggiamento può portare a sottovalutare i rischi, ignorare i feedback critici e prendere decisioni avventate. Per evitarlo, è importante continuare a essere aperti al confronto, investire nella formazione e nell’innovazione, e circondarsi di persone che possano offrire prospettive diverse. Ricordiamoci tutti che fine hanno fatto Nokia, Blockbuster o Kodak che da leader di mercato hanno rovinosamente perso la loro leadership per no aver saputo valutare le nuove innovazioni.

Parole Chiave:

  • Ascolto e Osservazione del mercato per continuare ad anticipare i tempi ed innovare.

 

CONCLUSIONE

Dobbiamo tutti diventare leader di mercato? Certamente no.

Ogni business ha il suo modello di business, le sue particolarità e sfide. Ciò che è fondamentale fare è comprendere in che fase siamo per identificare le priorità sennò, come spesso osservo, la confusione dilaga, manca una chiara direzione e sono le nostre insicurezze e frustrazioni che ci muovono e ci fanno cercare soluzioni miracolose senza aver scavato in profondità per creare fondamenta solide su cui costruire il nostro business.

Sapere dove sei ti aiuta a concentrarti su ciò che conta davvero, evitando di saltare passi fondamentali. Non iniziare dal marketing se non hai ancora un prodotto solido!

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18Dic

COME FAI SENTIRE I TUOI CLIENTI INCIDE SUL TUO BUSINESS

Dicembre 18, 2020 nicolezunino BUSINESS BASIC

COME FAI SENTIRE I TUOI CLIENTI INCIDE SUL TUO BUSINESS

Qualche settimana fa passeggiavo con Marcy nel centro di Cesena, quando all’improvviso uno stendino di abiti lunghi svolazzanti all’aria ha attirato la nostra attenzione, per non parlare di quando Marcy ha visto nella vetrina una distesa di anelli.
Il nostro mondo.
Pronte ad entrare e a fare shopping. Sicuro.
Ma la ragazza ,che era pronta a portare dentro lo stendino, non era partecipe del nostro entusiasmo … così percependolo, prima di entrare, le chiedo se per caso stiano chiudendo.
“Eh si, alla mezza noi chiudiamo.”
Erano le 12.25.
E così, siamo andate via.
( riflessione: se tu fossi stata quella ragazza, cosa avresti fatto?! )
L’evento mi ha fatto pensare. Molto.
Stiamo vivendo un momento storico che ci sta sfidando, ci sta chiedendo di pensare in modo nuovo, di agire con flessibilità e prontezza per cogliere le opportunità che ogni crisi cela… veniamo da mesi in cui molte aziende, come i negozi di abbigliamento stessi, sono rimasti chiusi … e mentre i ricavi erano fermi, i costi fissi non lo erano.
In un momento in cui tutti piangono lamentele, non ci si può permettere di lasciare andare opportunità perché ancorati alle nostre abitudini e non disposti a fare un passo verso il nuovo, che si all’inizio sarà anche scomodo forse, ma cosa ti può portare?
E soprattutto, in questo periodo si scelgono le persone. Ancor più di prima.
C’è voglia di vicinanza, di ritrovarsi, di sentirsi uniti e parte della stessa squadra.
Non ci si può permettere di essere superficiali con le persone e come persona.
Perché la persona è al centro di tutto.
Come professionista e come cliente.
Se per mia esperienza professionale ho sempre ritenuto essenziale il customer service ( sia quando li gestivo nelle aziende di moda sia ora all’interno dei team che coordino ), ora lo ritengo cruciale.
Creare una relazione con il cliente è l’ingrediente prezioso in una fase caratterizzata dal distanziamento sociale.
Sociale. Lo sottolineo.
É stata usata questa parola per marcare la lontanza tra le persone, quando in realtà si tratta “solo” di una distanziamento spaziale.Un distanziamento che non impediva alle persone di essere una accanto all’altro, perchè la vicinanza non si misura nei centimetri che sono tra noi ma si sente. A prescindere di dove ci troviamo fisicamente, possiamo essere sempre vicini.
E di questa vicinanza siamo tutti affamati, vogliamo sentirci parte di qualcosa, desideriamo essere uniti, fare squadra e se è importante nelle relazioni di tutti i giorni, lo è anche nei rapporti di lavoro, con il collega, il cliente e la persona che richiede informazioni.
Quante volte accade che un barista si licenzia, apre il suo locale e la clientela lo segue?!
O che non si entri in un negozio di abiti stupendi perchè la commessa è antipatica?
Cosa fa la differenza in quei momenti?
La persona.
E’ sempre l’essere umano che con la sua abilità di creare relazioni, entrare in empatia, accogliere le persone e capirne le necessità con garbo e cura fa il successo o la rovina di un’attività.
Si passa tanto tempo a curare i dettagli tangibili di un business, dalla location ai prodotti, ma se ne passa troppo poco – o per nulla in molti casi – a formare le persone e noi stessi sulla cura del cliente,  sulla gestione e creazione dell’esperienza di acquisto.
Si, esperienza.
Io arrivo da una carriera nella moda e lusso ( i miei primi amori, dopo la danza classica ),e il cliente non acquista la borsa in se ma l’esperienza, le emozioni che vive nell’acquistare e possedere l’oggetto del desiderio, per non parlare della gratifcazione, il senso di appartenenza e di status.
Come ti accolgono da Hermes quando acquisti una Birkin?
E da Chanel?
E tu, come vuoi che i tuoi clienti si sentano mentre acquistano da te?
Rispondi e su questa risposta costruisci l’esperienza di acquisto, che non si esaurisce nel momento dello shopping ma inizia molto prima e va oltre, sia per coccolare il cliente sia per fidelizzarlo.
E niente fidelizza di più, di come il cliente si sente quando acquista i tuoi prodotti ( e qui stiamo dando per scontato che la qualità del prodotto sia eccellente )
Attenzione, precisazione necessaria, quando parlo di clienti non intendo solo quelli attuali che ora acquistano, ma anche quelli che ti stanno osservando, che ti chiedono informazioni e ricorda… i clienti tra loro parlano, raccontano la loro esperienza e ti fanno pubblicità. Ma che tipo di pubblicità?!
Cosa vuoi che raccontino di te i tuoi clienti?
Per cosa vuoi essere conosciuta dai tuoi potenziali clienti?
Riflettici. E comportati di conseguenza.

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12Dic

10 MOTIVI PER CUI NOI DONNE BENEFICIAMO DI UN BUSINESS COACH

Dicembre 12, 2020 nicolezunino BUSINESS BASIC

10 MOTIVI PER CUI NOI DONNE BENEFICIAMO DI UN BUSINESS COACH ( & MENTOR )

Amplifica chi sei e cosa fai.

Per tirare fuori il meglio di noi. 

Questa sarebbe la risposta sintetica che racchiude tutto.

Ma vediamo i dettagli insieme.

  1. NON SIAMO CONSAPEVOLI DEL NOSTRO VALORE

La tendenza a criticarci prende spesso il sopravvento sulla consapevolezza di ciò che già facciamo bene. Tendiamo a nascondere i nostri punti di forza rincorrendo quello che pensiamo ci manchi ( o vediamo fare agli altri )

Siamo scese in campo da poco. Abbiamo conquistato centimetro dopo centimetro diritti e posizioni lavorative di leadership impensabili decenni fa. Ma ci stiamo confrontando con un mondo maschile di cui pensiamo dover prendere le sembianze.

Spesso dimentichiamo l’immenso valore che portiamo nel mercato. Spesso mettiamo da parte le doti di una leadership femminile per ricalcare quelle maschili. E lì perdiamo il nostro valore.
Mentre gli uomini fanno fatica a costruire le relazioni, che costituiscono un asset fondamentale, le donne sono naturalmente portate all’ascolto, al dialogo e quindi alla creazione di relazioni. Doti che rendono unico un buon leader, il quale è a servizio delle mission. Sheryl Sandberg, Direttore Operativo di Facebook, afferma “Se lo scopo di un leader è aiutare gli altri a dare il meglio di se verso una visione condivisa e avere un impatto che duri anche oltre la propria esistenza, non rispecchia forse ciò che fa naturalmente una madre?” 

Il leader non è l’uomo alpha, spinto dall’ego e dall’ambizione; ma una persona che guida, ispira e potenzia le persone. 

Diventare consapevoli di chi siamo e dei nostri valori, farà la differenza non solo nei nostri risultati ma in quelli di cui altri, aziende e collaboratori, possono beneficiare. 

2. ABBIAMO DIFFICOLTA’ A DELEGARE E COLLABORARE 

A molte di noi piace sentirci necessarie. 

Oppure vogliamo fare tutto da sole. Perché siamo “forti”, perché come lo facciamo noi, nessuna mai; perché finché ce la faccio vado avanti… 

Siamo così concentrate sull’esterno, su ciò che facciamo per gli altri, che sia per aiutarli o per impressionarli, che perdiamo di vista noi.

Cosa vogliamo fare realmente.

Come quello che facciamo impatta sulla nostra vita.

E come stiamo spendendo il nostro tempo.

Il Coaching ti fa fare luce su una visione della vita più ampia. La vita che vivrai è data dalla somma delle azioni che fai ogni giorno; analizzarle una per una ti permette di fare chiarezza su ciò che realmente sai fare e vuoi fare. E cosa invece è necessario lasciare da parte, delegare o chiedere la collaborazione di altre donne ( o uomini ).

Quando diventiamo consapevoli di noi e della visione della nostra vita, l’eventuale competizione con altre donne sarà trasformata in collaborazione e sorellanza. 

3.CI PIACE AVERE SEMPRE RAGIONE 

Sì, sebbene capiti spesso, non è la regola 😉 

Molte di noi sono spaventate dall’idea di sbagliare e che qualcuno le scopra. Questo porta all’esitazione, al dubbio, all’analisi eccessiva o al fare troppo affidamento sugli altri. 

Imparare a fidarsi di noi stesse, analizzare una situazione oggettivamente e utilizzare la nostra esperienza a nostro favore è ciò che si allena con un coach.

Oltre ad imparare a gestire gli imprevisti e attraversare ogni difficoltà che potremmo incontrare lungo il percorso senza farci sopraffare ma prendendo il controllo. Perché ci capiterà di sbagliare, ma ciò che oggi ti può sembrare un errore domani potrebbe essere la fonte del tuo successo. E anche questo si può apprendere e allenare.

4.ABBIAMO DIFFICOLTA’  A FISSARE OBIETTIVI E PRIORITA’

Siamo eccellenti nelle ToDo List, che spesso non hanno una fine.

Abbiamo la spinta a voler realizzare, tutto e subito.

E così ci dimentichiamo a volte i passaggi intermedi tra dove siamo e dove siamo dirette. 

E la possibilità di sentirci frustrate e sovraccaricate è altissima.

Anche uno studio condotto in Inghilterra evidenzia come noi donne siamo abili nei processi ma ci perdiamo nel fissare i goals.
Lo vedo continuamente con le donne con cui lavoro, definire un obiettivo manda spesso in tilt. Un pò perchè c’è confusione attorno a cosa sia un obiettivo e un pò perchè il timore di dire chiaro e forte cosa sia vuole, crea grandi resistenze.

Grazie al Coaching questo cambia. Non perché si entri in possesso di una bacchetta magica ma perché si sviluppa la capacità di fissare obiettivi coerenti con la nostra visione. Il Coach ti accompagna a  distinguere tra obiettivi e progetti e a definire priorità, giornaliere, settimanali e mensili. Così ricomincerai a sentirti più leggera e, grazie ad una migliore organizzazione, riuscirai a fare di più e meglio. 

5.NON CI RENDIAMO CONTO DI COME CI SABOTIAMO DA SOLE

A volte ci sembra di girare in tondo e non arrivare mai da nessuna parte, soprattutto quella in cui vorremo arrivare. Non ci rendiamo conto che spesso infatti mettiamo in atto comportamenti che minano i nostri stessi risultati. Questo è principalmente dovuto ai pensieri ripetuti o inconsci. 
Senza dimenticare le parole che usiamo, con noi stesse e per definire ciò che viviamo.
Le parole hanno un potere creativo solitamente sottostimato, iniziare ad allenare un linguaggio consapevole è fondamentale.

Il Coaching ci rende consapevoli dei nostri pensieri e di come sostituirli con nuovi pensieri che realmente ci supportino nel raggiungimento di ciò che vogliamo. La nostra mente cosciente è solo la punta dell’iceberg , indagare la profondità dei nostri pensieri ci permetterà di scovare tesori sepolti, eliminando ciò che non ha alcun valore. 

6.NON ABBIAMO LA TENDENZA A PENSARE STRATEGICAMENTE 

Siamo intuitive. Siamo anche passionali e animate da ciò che vogliamo raggiungere. Ma ci perdiamo il processo spesso. E  così a volte si parte a creare il sito web senza aver definito bene chi è il cliente ideale e il valore aggiunto della nostra offerta.

Lavorare con un coach permette di avere una visione d’insieme, definire la mission e il piano d’azione con obiettivi misurabili che ti porterà alla meta ma senza saltare passaggi cruciali che non ti fanno risparmiare tempo, ma solo tornare indietro e ripartire dal via.  Senza dimenticare che potresti individuare nuovi metodi e strategie per raggiungere meglio e prima il tuo scopo. 

7.SIAMO ABITUATE A SACRIFICARCI. PRIMA IL DOVERE E POI IL PIACERE.

Sebbene sacrificare significhi fare qualcosa di sacro; per molte di noi ha assunto il significato di rinunciare a se stesse. Fare qualcosa che non le rende né felici né soddisfatte, ma solo più lontane dalle loro passioni. 

Ci hanno abituato che il dovere è una cosa e il piacere è un’altra, e che questo viene sempre dopo, alla fine e se c’è tempo. Così abbiamo distinto il lavoro con la passione e pensare che possono essere una cosa sola, riesce difficile. Pensare di portare nel lavoro chi siamo e cosa ci piace, sembra una bella idea ma poco realizzabile.

Con il coaching impari come il piacere sia la chiave di svolta per creare una vita che sia piena e soddisfacente in ogni area. Dalla famiglia alla carriera. Che le tue passioni sono le molliche di pane da seguire per individuare la tua missione e come puoi integrare ciò che ami nel tuo lavoro e far crescere il tuo business. 

Il tuo lavoro dev’essere l’espressione autentica di chi sei. E ciò che ti rende felice è parte essenziale di chi sei. 

8.TEMIAMO DI ESSERE VISTE COME  QUELLE “STRXXXE” 

E’ un nuovo mondo. Stiamo contribuendo alla costruzione di un nuovo mondo in cui anche le donne possono vivere una carriera felice e una famiglia amorevole, se è questo ciò che vogliono.  Ma la battaglia interna a volte si fa sentire e fuori, spesso diciamolo, non ci aiutano. Da fuori ci spingono a scegliere. E anche noi siamo combattute tra un approccio accogliente e uno più forte e carico. Ma le due cose non si escludono a vicenda. Insieme possono lavorare bene. Maschile e Femminile, se integrati, possono fare la differenza. Il Coaching ti accompagna a riconoscere i tuoi valori femminile e valorizzarli, come ti incoraggia a utilizzare la tua ambizione e voglia di realizzazione.  Creando una vita che non ti costringa a scegliere una cosa sacrificando l’altra. 

Pensiamo di dover scegliere tra l’Amore e la Carriere. Ma non è vero. A meno che non sia quello che vogliamo. 

9.PENSIAMO DI NON MERITARCELO

Che si tratti di soldi o successo, facciamo fatica a sentire dentro di noi di meritarlo davvero. E questo può far ritardare i risultati o non farceli godere veramente. Che ci chiediamo se siamo abbastanza brave per ciò che vogliamo fare o se ci meritiamo di eccellere… rende il nostro viaggio più lento e difficile, perché anziché trovare un modo per farcela troveremo motivi per fermarci che validino la nostra percezione limitante. Imparare a valorizzarci e sentire che siamo meritevoli di ciò che vogliamo semplicemente perché esistiamo ( e non ci servono premi o autorizzazioni per farlo ) è uno dei più bei benefici del coaching. 

10.CADIAMO NELLA TRAPPOLA DEI SENSI DI COLPA

Siamo fatte per essere felici e realizzarci. Eppure cadiamo nella trappola dei sensi di colpa. Che dipendano da noi stesse o dagli altri, Il coach ti accompagna non solo a riconoscerli ma a superarli, in modo tale che se qualcosa o qualcuno cerca di farti sentire in colpa per la vita che vuoi e stai realizzando; Tu possa dire tranquillamente “ Vuoi farmi sentire in colpa? Beh non ce la farai!!” 

“OGNUNA è CHIAMATA A PARTECIPARE ALLA REALIZZAZIONE DEL PRESENTE E DEL FUTURO, CHE CI PIACCIA O MENO. 

CON IL SILENZIO O CON LE NOSTRE VOCI FACCIAMO LA DIFFERENZA. 

COMUNQUE. NEL BENE E NEL MALE.

MA CHE TIPO DI DIFFERENZA VOGLIAMO FARE?”

Lucia Giovannini

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Progetto realizzato nell’ambito del Programma operativo FESR 2014 – 2020 della Provincia autonoma di Trento, con il con finanziamento

dell’Unione europea – Fondo europeo di sviluppo regionale, dello Stato italiano e della Provincia autonoma di Trento.

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