L’ARTE DI SAPERE ASCOLTARE I NOSTRI CLIENTI
L'ARTE DI SAPERE ASCOLTARE I NOSTRI CLIENTI
FARE BUSINESS CON COSCIENZA ( & CONSAPEVOLEZZA)
Quando e quanto ascoltiamo i nostri clienti profondamente?
E non intendo ciò che dicono letteralmente, perché spesso ciò che pronunciano è frutto di condizionamenti e potremmo cadere nella stessa loro trappola: di credere a ciò che affermano, credere nelle promesse già false che si fanno, credere che quello che dichiarano di volere sia vero, sia loro e siano davvero disposti a raggiungerlo come dicono.
Ascolto richiede necessariamente silenzio, interiore prima di tutto, per poter accogliere, captare e cogliere quello che l’altro dice e soprattutto come lo dice o cosa non dice.
Mi fanno spesso notare come mi attacchi alle parole, come se rimanessi rigida in una tecnica e scadessi nel tecnicismo perdendo fluidità, il senso d’insieme e la connessione con l’intenzione profonda del messaggio.
Tutt’altro. credo profondamente che ogni parola sia un simbolo, e usarle con casualità sia illusorio o folle. Ogni formula magica richiede 3 elementi: intenzione, emozione e le parole “giuste”. Sennò addio incantesimo!
Per me, le parole sono portali d’accesso che ci conducono a mondi, a consapevolezze e stadi di coscienza.
Le ascoltiamo o semplicemente le udiamo?! Facendole scorrere, una dopo l’altra, mentre già pensiamo a cosa dire o meglio, ribattere
E il vero ascolto non può passare solo attraverso l’orecchio, ma deve invadere tutto il nostro essere e passare attraverso il cuore. Perché ascoltare veramente significa anche riconoscere le nostre emozioni, oltre quelle dell’altro se siamo impegnate in una conversazione, e contenerle, riconoscendole senza lasciarci dominare… perché spesso non sappiamo ascoltare, noi o gli altri?
Perché dentro viviamo uno scoppio di emozioni che ci spingono a voler essere viste, ascoltate, aver ragione, predominare l’altro, difenderci…
come si può ascoltare davvero con questo trambusto interiore; a cui si accoda le mente con i suoi soliti pensieri ?!
Quei soliti pensieri che ormai dovremmo conoscere molto bene e che ci dicono sempre le stesse cose, magari declinate con qualche piccolo cambiamento, ma che di base fanno leva sulle nostre familiari paure di sempre.
Quei soliti pensieri che ormai dovremmo conoscere molto bene e che ci dicono sempre le stesse cose, magari declinate con qualche piccolo cambiamento, ma che di base fanno leva sulle nostre familiari paure di sempre.
La maggior parte delle persone vuole essere ascoltata, più che ascoltare. Masterizzare quest’arte non è solo raro ma molto proficuo, perché così possiamo essere di reale servizio agli altri, rispondendo ai loro veri bisogni emotivi, fisici, mentali e spirituali… e non a quelli che rincorrono, magari da molto tempo, senza portare alcun reale beneficio e appagamento nelle loro vite.
Ascoltare davvero significa metterci da parte e osservare, sentire.
Include anche non presumere nulla ed essere aperti ad una visione più ampia, anche quella di poterci sbagliare.
Come iniziare a masterizzare quest’arte per comprendere chi amiamo e i nostri clienti?
Dovrebbe essere ovvio: da noi stesse.
Allenando il silenzio. Soprattuto della mente.
Spostando l’attenzione dal chiacchiericcio della mente al cuore. É un diverso modo di centrarsi. Diverso rispetto all’idea distorta che il centro del mondo sia nella testa, nei suoi limiti e condizionamenti.
Più ci alleniamo ad ascoltarci, più questa centratura si sente nel corpo.
Sì, nel corpo. Ascoltarci significa ascoltarci ad ogni livello: corporeo, emotivo, energetico, mentale e spirituale.
Il segnale più forte che abbiamo perso l’allenamento ad ascoltarci? Siamo sorde ai segnali e alle sensazioni del corpo ( nel tempo, questo ci può portare al burn out o alla malattia )
Ascoltarci è un dono che facciamo a noi stesse, possiamo così comprendere e sentire la nostra verità, cosa realmente ci motiva e ci ispira nella vita e come vogliamo viverla questa vita… ci permette di togliere il pilota automatico che ci fa procedere addormentate e inconsapevoli verso un destino che non rende giustizia alla bellezza della nostra Anima e all’immenso potenziale che incarna.
E solo quando sapremo ascoltare noi stesse, riusciremo a comprendere l’altro e guidarlo.
Guida gli altri solo chi sa davvero ascoltare.
E in questo mondo che lascia grande spazio alla crescita personale e spirituale, saper ascoltare chi guidiamo è ancora un’eccezione per me.
Vedo ancora molte persone che guidano gli altri ignari di ciò che desiderano e di chi sono, guidati da un senso di superiorità che fa loro presumere di conoscere chi sono le persone che guidano, di cosa hanno realmente bisogno e di quale sia il loro percorso.
Ma credo con tutta me stessa che questa sia una tendenza che ha vita breve, vedo un futuro di persone che, sapendosi ascoltare, sapranno riconoscere da chi essere guidate e da chi imparare e , a loro volta, sapranno essere guida con umiltà, presenza e empatia.
Ad Maiora
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